Ascolto questo album da più di una settimana e ogni volta mi sconvolge.
Stupendo è dir poco...mi ipnotizzo proprio come se volessi guardare la TV ascoltando la radio; questo è il mood di tutto il disco intriso di cori e coretti, funk soul e melodie spezzate e mai banali (anche se la banalità non è poca cosa in un mondo annoiato e scontato).
Un album davvero intenso, con alti e bassi ovviamente, ma sempre intriso di esperienze, influenze e casualità che mi portano a pensare a simil-gruppi ma che poi si rivelano un frullato di musica...assonanze ce ne sono dai Radiohead a Pink, dalla new wave al folk ma potrei continuare per ore senza trovare mai quella perfetta simmetria!
Una cosa è certa questo album rispetto a quello scorso ("Return to Cookie Mountain") è decisamente più low e più soft, meno schitarrate e meno confusione...siamo passati dal distorgere il mondo al farlo rinascere come in un'oasi incantata immersa nell'arido deserto...alla fine è stato scritto per parlare alla scienza e tutto deve essere ragionevolmente razionale!...science, "Dear Science"
Saluti
M. Ilariawave
Nessun commento:
Posta un commento