TheLastObstacle

TheLastObstacle

martedì 9 dicembre 2008

...leggendo "Il Grande BOH!"...


Oggi parlo di un libro appena acquistato da Melbook Store..."Il grande BOH!".
Ancora non l'ho finito di leggere ma non posso non parlarne.
Fin dalle prime pagine ti apre un mondo, ti fa scoprire nuovi orizzonti che prima non pensavi neanche esistessero; più che un libro è un insieme di ricordi schizzi e appunti scritti da Lorenzo Cherubini (JOVANOTTI) durante i suoi numerosi viaggi intorno al mondo.
Il grande BOH per questo è azzeccatissimo, non si può catalogare con un titolo, non è altro che pensieri che scorrono liberi su un foglio di carta, pensieri che riflettono una visione del mondo e del nostro tempo, è un momento di grande riflessione ed è la testimonianza di un personaggio che non vuole stupire, ma che si è sorpreso e scoperto viaggiando.

Tutto inizia in Africa, precisamente nel deserto del Sahara; ci ritroviamo catapultati accanto all'uomo (e non personaggio) Jovanotti che prova a vivere per 3 giorni e 3 notti insieme ad una famiglia di beduini o comunque nomadi di quelle parti.
L'emozione con cui riesce a descrivere come ci si sente in mezzo al deserto è davvero coinvolgente e realistica, sembra quasi di poter toccare la sabbia di quelle dune lontane piene di vento e di animaletti strani che Lorenzo cerca di studiare per tutto il giorno non avendo altro da fare...il deserto purifica, ti riporta ad una concezione primordiale della vita, sei solo te e il deserto, il nulla ti avvolge ma allo stesso tempo rende i tuoi occhi profondi; parla dei nomadi, vestiti sempre di blu e con in testa un copricapo con una piccola fessura da cui si intravedono pupille penetranti e infinite.


Un estratto delle primissime pagine del libro:

"...Il deserto ti svuota la testa, non è un posto di pensiero, è un posto che annulla il pensiero. Il tempo si adegua allo spazio e lo spazio è senza fine, senza punti di riferimento, è aria e luce (ora ho capito cosa intendeva Ferretti quando diceva che il confine è d'aria e luce).
Sono venuto da solo nel deserto (non è importante che sia il Sahara o qualcos'altro, è un deserto e basta), un uomo che si chiama Abdu e che ho conosciuto a Erfoud mi ha portato in macchina fin qui e poi se n'è andato dicendo che sarebbe venuto a prendermi tra qualche giorno. Io ho una piccola tenda, tre pagnotte, dieci litri d'acqua, questo quaderno, due penne, due libri, uno di Kerouac e uno di Dio, o per lo meno di gente che sostiene di conoscerlo bene.
Ho piantato la mia tenda a igloo vicino alla tenda di una famiglia di nomadi che allevano capre e ci sono quattro figli tre cammelli quattro asini e un cane. Loro mi permettono di stare qui, il tipo che mi ha accompagnato in questa parte di Sahara seguendo una pista invisibile sulla sabbia ma che lui riusciva a distinguere abbastanza bene ha spiegato al capofamiglia che sono un musicista e sono qui per sentire il suono del deserto e questo gli è piaciuto molto. Ho dovuto chiedergli il permesso per piantare la tenda perché il deserto è dei nomadi, e mi sembra sacrosanto..."

Basta non preannuncio altro.

Editore: Feltrinelli
Anno pubblicazione: 2000
Pagine: 254
Costo: 6.70 €

P.S.: per chi non sapesse cosa regalare per Natale (maledetti regali) consiglio questo libro a tutti coloro a cui piace il viaggio, l'avventura e anche a chi piace pensare che di questi tempi non è così scontato.

M. Ilariawave

Nessun commento: